Appropriazione culturale e apprezzamento

03 Nov 2021

In questo articolo, vi parlo di un argomento di cui spesso mi viene chiesta la spiegazione o il mio punto di vista: l’appropriazione culturale.

Tempo fa ho fatto delle stories su Instagram, e le trovate salvate tra quelle in evidenza.

Questo argomento viene fuori spesso per mancanza chiarezza. Ho pensato quindi di approfondire e spiegarvi in modo chiaro cosa è l’appropriazione e cosa è invece l’apprezzamento culturale. Per quanto riguarda le azioni da intraprendere su come non fare appropriazione, ahimè non c’è una linea comune su tutti i fronti, in questo articolo vi do il mio punto di vista, dopo un pò di anni di pensieri  e ricerche.

Appropriazione

Come si definisce?

Treccani dice:

L’atto dell’appropriare, dell’attribuire come proprio.

Nei sinonimi invece troviamo:

l’impadronirsi di qualche cosa: a. di un immobile; a. indebita] ≈ impossessamento, presa di possesso, sottrazione. furto.

Nel linguaggio comune possiamo definirlo come 

il processo di utilizzo di tradizioni, vestiti o costumi di una cultura o di un’etnia, eliminando il significato originale dell’oggetto o dell’azione da parte di una persona che ha una posizione di superiorità, privilegio e/o potere. 

L’ aspetto principale dell’appropriazione è la posizione della persona che s’impossessa che è di superiorità, privilegio e potere datogli dalla società in cui vive. 

La mancanza di rispetto viene in atto agendo in modo superficiale. Si sceglie liberamente di usare un elemento di una cultura diversa non preoccupandosi di conoscere e impararne la storia.

Possiamo sintetizzare quindi le caratteristiche dell’appropriazione culturale così:

– posizione di potere della persona

– uso di tradizioni, costumi, usanze di un etnia, eliminando il significato originale;

– mancanza di volontà e piacere a conoscere storia e cultura di cui ci si appropria;

Perché devi preoccuparti di sapere se stai o non stai facendo appropriazione culturale

L’ appropriazione lede la cultura dell’etnia dell’elemento di cui ci si sta impossessando e delle persone che appartengono a quella cultura o etnia.

La cultura è uno strato importante di ogni società. Basti pensare quanto siano importanti per gli italiani il rispetto per come si cucina la pasta. 

Ciò che rende l’appropriazione culturale sbagliata é la mancanza di rispetto – base di ogni buona interazione umana- per l’altra cultura.

Appropriazione culturale in pratica

Un altro aspetto problematico dell’appropriazione culturale è che legittima alcuni elementi o azioni per chi se ne appropria, ma influenza negativamente la vita delle persone appartenenti a quella cultura.

Capelli ricci vs capelli ricci afro. In generale la società moderna associa il liscio a una pettinatura ordinata, di classe, pulita che da alla persona più fiducia. Associa invece al capello riccio un idea di ribellione, fuori dalle convenzioni e potenzialmente più “problematica” o incline a non seguire le regole. I capelli delle persone nere invece vengono visti come qualcosa di caratterizzante, ricci ma disordinati. Non aiutano a creare fiducia a meno che non si cerchi in qualche modo di uniformarsi alla visione eurocentrica. Una persona nera verrà considerata ordinata solo con i capelli corti, o portati alla maniera occidentale. 

Le trecce: sono un acconciatura che nella cultura africana hanno un importanza sociale e culturale enorme. Spesso le persone nere che tengono trecce o dreadlook vengono discriminate o guardate con pregiudizio. La stessa aconciatura viene considerate un elemento di trend o un acconciatura glam se chi le indossa è una persona bianca. 

Molte persone bianche si fanno le trecce per provare, perché piacciono, perché sono in vacanza, ma si apprestano a toglierle per andare a lavoro perché “non si portano a lavoro” “poi chissà cosa mi dicono”. È appropriazione per mancanza di rispetto di due aspetti: 

  • culturale. Non si consce il significato delle trecce e si pensa erroneamente che sia una semplice acconciatura “esotica”;
  • sociale. Non si considera che chi le porta come comune modo di farsi i capelli deve affrontare tutta una serie di pregiudizi e discriminazioni che influenzano negativamente la vita quotidiana della persona.

Un altro elemento è il vantaggio personale che se ne può trarre, intendendo come vantaggio non solo quello economico ma anche legato a visibilità, influenzare al posto di, eccetera.

Ci sono altri esempi di appropriazione che riguardano anche la sfera linguistica ma ve ne parlerò in un altro articolo, perché merita un discorso a parte e approfondito. 

Apprezzamento 

È l’esatto opposto dell’appropriazione: 

quando ti prendi il tempo per imparare, conoscere, ascoltare e capire una cultura diversa. 

Non ti serve per guadagno personale – guadagno inteso non solo in senso economico ma anche come sfoggio personale- ma per onorare quella cultura, la sua gente e la sua storia e quindi ne usi alcuni elementi con consapevolezza, unione e alleanza a chi appartiene a quella  cultura.

Un esempio di apprezzamento è: andare in un paese con una cultura e tradizioni diverse dalle tue, lasciare che la gente del posto e le loro storie ti insegnino quella cultura. Al tuo ritorno puoi onorarla assicurandoti di dare credito dove e a chi è dovuto.

Per rispondere all’annosa domanda: ma quindi se faccio, indosso, uso un elemento di un altra cultura è appropriazione, rispondo così:

Se una persona bianca dedica una sfilata alla cultura africana può essere visto come un’appropriazione culturale, soprattutto se la maggior parte delle persone che sfilano sono bianche e non africane. Avere modelli e modelle africane, e includere designer e stilisti africani fin dall’inizio, potrebbe essere un passo ben più importante della dimostrazione che si sta facendo apprezzamento culturale anziché appropriazione.

Funziona anche a livello personale: vuoi celebrare una cultura che non è la tua? Puoi farlo ma non da solә. Coinvolgi le persone di quella cultura, fai loro domande (supponendo che vogliano essere coinvolte) e invitale a condividere le loro storie.

L’inganno delle buone intenzioni.

Le buone intenzioni non sono sempre sufficienti, e da sole non bastano per evitare l’appropriazione culturale. 

Prima di tutto chiediti:

  • Capisco e conosco il significato di quello che sto facendo?
  • Sto onorando questa cultura o la sto solo imitando?
  • Sto contribuendo alla vita di uno stereotipo, o sto offendendo le persone che appartengono a questa cultura?
  • Lo sto facendo come un’opportunità personale per interagire e sperimentare un’altra cultura, o per un semplice trend o un modo per avere visibilità?

Il mondo in cui viviamo è davvero bello perché vario impariamo a celebrare e godere delle tante culture diverse apprezzandole attraverso il rispetto alle stesse.

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