Glossario

Una guida ai termini che uso nella mia comunicazione.

Mi sembra doveroso spiegare il significato dei termini che ricorrono spesso nella mia comunicazione e di cui potresti non conoscere il significato.

Le parole sono importanti, oggi più che mai! Imparare a usarle e comprenderne il significato profondo è molto importante non solo a livello culturale, ma anche per il proprio piano di marketing.

Usa tutte le volte che vuoi questo elenco di termini e la relativa spiegazione: questa pagina verrà aggiornata una volta al mese.

PS: Se hai delle parole da segnalare,scrivimi! Sarò felice di aiutarti!

 

  • White Supremacy Culture – Cultura della supremazia binaca:

    si riferisce all’idea per cui tutto ciò che riguarda la cultura bianca e occidentale, sia lo standard di riferimento per tutto ciò che viene considerato, socialmente, economicamente e politicamente giusto, normale. Nella società in cui viviamo tutto ciò che è bianco (e riconducibile al concetto di bianchezza), è considerato migliore, più importante.

  • Gruppi minorizzati:

    termine che uso al posto di minoranze. La parola minoranza cala dall’alto dando la percezione che i gruppi meno rilevanti numericamente, siano anche meno importanti socialmente. Minorazzitә, invece, è come se dicesse che questi gruppi non solo non sono più una minoranza numerica, ma esistono e vanno presi in considerazione.

  • Antirazzismo:

    azione che contrasta in modo pratico il razzismo, attraverso la conoscenza della propria identità, presa di coscienza delle proprie dimensioni in quanto persone bianche, e consapevole apprendimento di come usare la propria posizione di privilegio a supporto della lotta al razzismo in modo concreto e quotidiano.

     

  • Razza:

    Un costrutto sociale che assegna le persone a gruppi diversi in base a caratteristiche fisiche, come il colore della pelle, la forma degli occhi, e altre. La razza in questo senso si basa su un’idea di superiorità da parte della comunità bianca “predominante”, a svantaggio economico, culturale, politico, sociale e istituzionale di chi ha caratteristiche fisiche non bianche. Questo sistema ha un grande impatto nelle esperienze di vita quotidiane dei soggetti razzializzati. La razza come concetto biologico è stata eliminata anni fa: non esistono razze; esiste solo la razza umana. Tuttavia proprio il concetto biologico di razza è stata la madre del razzismo e il motivo per cui oggi se ne parla e per cui si usa il termine nella sua unica accezione sociale.

  • Identità:

    Il modo in cui le persone scelgono di descrivere se stessә secondo diversi fattori. Le persone che hanno un aspetto simile, un genere di nascita, ecc,  possono avere identità molto diverse in base alle loro esperienze di vita e alla loro libera scelta.

  • Privilegio:

    zaino invisibile di elementi che rendono le esperienze di una persona più facili. Il privilegio di essere persone abili, eterosessuali, cisgender, bianche, e altre dimensioni. Non vuol dire che la vita è più facile a prescindere, ma che il motivo per cui non è facile non è una delle caratteristiche sopra descritte.
    È anche potere sociale concesso dalle istituzioni, e dalla consuetudine sociale, culturale e economica ai membri di un gruppo dominante. Di solito è un potere invisibile, soprattutto a coloro che ce l’hanno, ma li mette in una posizione di vantaggio rispetto a coloro che non ce l’hanno. Alcune persone all’interno dello stesso gruppo possono avere maggiori privilegi rispetto ad altre in base al loro stato socioeconomico e ad altri elementi.

  • Privilegio bianco – white privilege-:

    il potere che deriva dall’essere una persona bianca. Una persona bianca ha un vantaggio sociale, culturale, economico rispetto alle persone BIPOC (neri, nativi e persone di colore). Questo non vuol dire che la loro vita singolarmente sia più facile, o che una persona bianca non debba faticare, o non incontri difficoltà, ma il colore della sua pelle non è il motivo per cui si trova in difficoltà.

  • BIPOC:

    Acronimo di origine inglese, che indica Black, Indigenous, & People of Color; cioè neri (inteso come persone afrodiscendenti), indigenous (cioè i nativi e indigeni, come nativi americani, australiani) e persone di colore provenienti da Asia, Latino America, e gli abitanti non nativi delle Isole del Pacifico o delle Hawaii.

  • Intersezionale, intersezionalità:

    Identificazione, condivisione e comprensione di come un’identità è composta da più aspetti, e di come una persona può sperimentare contemporaneamente privilegio e oppressione, o diverse forme di svantaggio. Ad esempio, una donna nera  e una bianca sperimenteranno la disuguaglianza di genere diversa. È un argomento che aiuta a capire come ogni intersezione di razza, genere, background socioeconomico è un fattore importante nel plasmare le esperienze quotidiane, e di come ogni lotta debba tenere conto di ogni aspetto, ed esperienza di ogni persona.

  • Decolonizzare:

    Decolonizzare non è solo riferito a decolonizzazione che è il processo storico attraverso il quale molti stati colonizzati da Stati occidentali hanno affermato e conquistato la loro indipendenza. Oggi decolonizzare assume il significato di un processo di consapevolezza di come molte parole, pensieri, narrazioni derivano dal colonialismo e di come questi retaggi leghino e spesso giustifichino in modo inconscio e inconsapevole, azioni e parole, discriminazioni e razzismo. Decolonizzare significa togliere dall’uso comune tutti questi elementi nel rispetto delle esperienze, della storia, dei popoli ma soprattutto delle persone.

    Si parla di decolonizzare, il linguaggio o lo sguardo. Intesi come imparare le origini storiche di alcune parole, e smettere di usarle. Lo sguardo consiste nel rendersi consapevoli di come si guarda “al diverso” nel bene o nel male.

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